Per superare una paura a volte è necessario mettersi alla prova. Perché sfidare i propri limiti e darsi una possibilità può riservare grandi sorprese. Questa è la storia di alcuni giovani adulti con la sindrome di Down che si ritrovano a vivere la loro prima vacanza di coppia. Il viaggio per loro è un’esperienza tutta nuova, in cui mettono alla prova la possibilità di una convivenza, tra intimità e incomprensioni, entusiasmi per un possibile futuro, disillusioni, leggerezza e senso di responsabilità.
Sullo sfondo c’è un cordone ombelicale da recidere, quello con la famiglia, che li supporta, ma che deve esser pronta a fare un passo indietro per lasciare spazio alla loro autonomia. Allentare questa presa risulta difficile ai ragazzi, così come ai genitori, ma è un distacco necessario che prima o poi sarà inevitabile, e che regalerà delle sorprese.
“Come una vera coppia”, una produzione Jumping Flea con AIPD Associazione Italiana Persone Down a cura di Rai Documentari, in onda domenica 7 luglio alle 23 circa su Rai Tre, è un ritratto intimo, profondo ma a tratti anche leggero e spensierato, di ragazzi che toccano con mano la possibilità di acquisire la propria indipendenza.
Il docufilm è stato premiato come “Miglior documentario” al Festival Internazionale Tulipani di Seta Nera per la sua capacità di “narrare in un modo delicato e coraggioso, scompaginando ogni sistema di attese basato sull’automatismo del giudizio politicamente corretto” ed è stato presentato al RIFF – Rome Independent Film Festival, dove ha ricevuto una menzione speciale per la capacità di “affrontare con grande dolcezza e rispetto la ‘diversità’ e un tema che ci accomuna tutti: riuscire a vivere la propria esistenza ed i propri affetti recidendo quel cordone ombelicale a volte troppo ingombrante, quello con la famiglia”.
Conosceremo le storie di Arianna e Lorenzo, Letizia e Giulio, Emanuele e Moira, Maria Teresa e Carlo, Chiara e Vittorio, e Stefania e Pierpaolo, sei coppie provenienti dalle sedi AIPD di tutta Italia, affette da sindrome di Down, che hanno accettato di vivere questa esperienza all’insegna dell’autonomia, sperimentandosi nella dimensione affettiva, scoprendo l’intimità ed imparando a gestirla insieme, trovando occasioni di confronto, conforto alle proprie paure e risposte ai propri dubbi.
Il documentario ci porta in un viaggio che rappresenta un inno alla vita e all’amore per se stessi e per gli altri, oltre ogni pregiudizio e difficoltà dettate dalla malattia, che ci ricorda quanto sia bella e speciale la “normalità” di vivere ogni giorno accanto alla persona amata.